Non tutti i rutti vengono per nuocere
Ho un’amica strafiga. Di quelle che studiano con gli occhiali da vista fashion style; una di quelle caffè e sigaretta – momento di confessione; una di quelle con l’ironia sottile e sagace.
Fa i rutti.
Li fa con eleganza ed esperienza. Non sempre avverte prima di farli, ma sa farli anche a comando. Mi sembra che in passato ha perfino partecipato a qualche competizione.
Lei è una di quelle persone che è meglio ascoltare e osservare bene, per via della sua capacità di risolvere il peggio con semplicità. Sorride, ti fa sorridere, e ride in faccia al pericolo! (Qui dovreste immaginare Simba che dice: io rido in faccia al pericolo! E le iene cattive che ridono dietro di lui).
Quando parlo con lei non utilizzo il filtro Donne, quindi questo fa di lei un uomo. Il più delle volte sono io a uscire imbarazzato dalla conversazione, mentre lei se ne resta li, con i suoi occhialini e la sua eleganza, guardandoti sorridendo.
Lei oltrepassa l’etichetta assumendo il ruolo di donna consapevole, postmoderna, dal carattere deciso nascosto in un fare semplice che le permette di sfiorare il sistema senza lasciarsi troppo coinvolgere. Sembra un concetto scontato, ma in Italia davvero ho conosciuto persone che sembravano venire dritti dritti dal feudalesimo, quindi apprezzo la mia amica che STA AVANTI!
Lei schiaffeggia la donna che c’è in lei, ma schiaffeggia anche l’uomo davanti a lei, e questo fa di lei una DONNA CAZZUTA.
E ve lo dico ora, ragazzette, preferiamo Fujiko a Licia (Licia, Kiss me – 1982). E’ sconsigliato fare le principessine dal principio, tanto si sa che [noi donne] anche nei porno speriamo che in fondo i protagonisti si sposino (cit.), quindi finché potete SIATE CAZZUTE.